mercoledì 16 ottobre 2013

L'anima si libera nella pelle



Una pittura intensa che racconta le inquietudini della dimensione femminile.
Contrasti cromatici importanti rafforzati da un segno sicuro che a tratti si fa espressionista, filo diretto con l'emozione, con lo stato d'animo del momento, quasi gestuale in alcuni passaggi.
La pittrice ci indica i diversi aspetti della natura umana percepita nel travaglio esistenziale con una dialettica che unisce la decisione del gesto figurativo e del colore (soprattutto il rosso) con la penetrazione profonda dei tagli, degli strappi e dei nodi attuati con il tessuto. L’uso di ampie campiture in tela alludono alla pelle segnata dal tempo che diventa l’epidermide naturale della donna, quasi un desiderio dell’anima di sopravvivere ai dolori corporali.
Sulle superfici appaiono grandi nudi che portano i segni laceranti e spesso mortali del dolore. La sintesi compositiva, gli spazi ristretti, l’uso materico di lembi strappati accentua il carattere espressionista delle composizioni. Donne segnate dalla vita, dal dramma dell’incomprensione e della solitudine , la violenza domestica, l’aborto, lo stupro, un mondo di simboli inquietanti che la pittrice interpreta nei suoi dipinti con un acuta visione d’insieme.
Un racconto drammatico sulla dimensione femminile che abbraccia situazioni universali , il che dimostra anche la continuità stilistica dell’autrice e conferma che è una scelta di libertà pittorica oltre le mode del momento.
Gabriella Niero


1 commento:

Lorenzo ha detto...

opera davvero molto interessante. C'è tutta la sofferenza della carne: direi la prima vera crocifissione femminile che vedo. grazie