Una
pittura intensa che racconta le inquietudini della dimensione
femminile.
Contrasti
cromatici importanti rafforzati da un segno sicuro che a tratti si fa
espressionista, filo diretto con l'emozione, con lo stato d'animo del
momento, quasi gestuale in alcuni passaggi.
La pittrice
ci indica i diversi aspetti della natura umana percepita nel
travaglio esistenziale con una dialettica che unisce la decisione
del gesto figurativo e del colore (soprattutto il rosso) con la
penetrazione profonda dei tagli, degli strappi e dei nodi attuati con
il tessuto. L’uso di ampie campiture in tela alludono alla pelle
segnata dal tempo che diventa l’epidermide naturale della donna,
quasi un desiderio dell’anima di sopravvivere ai dolori corporali.
Sulle
superfici appaiono grandi nudi che portano i segni laceranti e
spesso mortali del dolore. La sintesi compositiva, gli spazi
ristretti, l’uso materico di lembi strappati accentua il carattere
espressionista delle composizioni. Donne segnate dalla vita, dal
dramma dell’incomprensione e della solitudine , la violenza
domestica, l’aborto, lo stupro, un mondo di simboli inquietanti che
la pittrice interpreta nei suoi dipinti con un acuta visione
d’insieme.
Un
racconto drammatico sulla dimensione femminile che abbraccia
situazioni universali , il che dimostra anche la continuità
stilistica dell’autrice e conferma che è una scelta di libertà
pittorica oltre le mode del momento.
Gabriella
Niero
1 commento:
opera davvero molto interessante. C'è tutta la sofferenza della carne: direi la prima vera crocifissione femminile che vedo. grazie
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